lunedì 1 aprile 2013

BAZAR


Tanti bazar e negozi di prodotti tipici per la cultura del Marocco aprono a Torino, ovviamente innanzitutto intorno a Porta Palazzo, ma poi in tutta la città. Una novità molto interessante possono rivelarsi per Torino"i negozi di seddari, tappezzieri e falegnami marocchini che si sono aperti al nuovo mercato torinese, grazie alla crescente domanda di salotti tradizionali marocchini e non solo da parte di magrebini, ma anche da parte di africani di altre nazionalità e raramente persino da italiani. Si tratta di divani di gommapiuma durissima e spessa, rivestita di tessuti sgargianti e appoggiata direttamente al pavimento su altrettanto sgargianti tappeti, o su basi di legno massiccio, generalmente smaltato. Riempiono interamente nella loro lunghezza le tre o quattro pareti della stanza deputata a ricevere gli ospiti, che in Marocco è spesso molto grande e preferibilmente non una sola, mentre in Italia si devono adattare agli spazi in genere angusti degli alloggi e difficilmente arredano più di una camera, che sostituisce il salotto italiano. Possono fungere anche da comodi letti singoli. Sono ricoperti di cuscini spesso durissimi di tutte le dimensioni, sempre nelle tonalità scelte per il salone. Se ne trovano diversi esempi nel negozio di Abdelhaq, falegname e tappezziere originario di Khouribga: l'ha trasferito da poco dove c'è pure il laboratorio al n.4 di corso Brescia e prende ora il nome di 'Salone Dari' (S'dari!). Colori sgargianti, gommapiuma ricoperta di stoffa fucsia, divani azzurri e neri brillanti, tessuti vellutati arancioni, verdi, bordeaux, rossi, viola, strutture in legno smaltato lucido con decorazioni astratte, greche geometriche e floreali, mobili anche molto elaborati e barocchi, arabeschi fatti a mano, campioni di tessuto damascato quasi psichedelico, verde nero argento, viola rosa argento, arancio viola argento, rosso e oro, nero e oro...
L'attività è aperta da sei anni e in città siamo almeno in tre a produrre seddari”, confida Abdelhaq. Personalmente ne ho potuti contare quattro, dal falegname di via Malone all'angolo con corso Palermo in Barriera, fino a Porta Palazzo, dove oltre al Salone Dari ce n'è uno in Lungo Dora Napoli e uno in via Priocca (ora trasformato in un bazar, ma per uno che chiude se ne apre un altro: il Salone di El Ajbali in via Pisano 5, proprio vicino a quello appena trasformato in bazar: risponde al n. 3888647190 e si presenta davvero bene, pieno di colori e modelli!).
La mia clientela è al novanta per cento marocchina, adesso qui a Torino vanno maggiormente i divani che assomigliano a quelli italiani, hanno la spalliera e sono completamente imbottiti”, evidenziando una certa contaminazione culturale dei salotti! “Il seddari tradizionale va meno, mentre in Marocco tiene ancora. Ma a Torino le case non sono adatte a quelli estesi su tutte le pareti delle sale e richiedono piuttosto i divani con la spalliera”, conclude.

Produce tre o quattro salotti al mese, dice di lavorare abbastanza nonostante la crisi.(Ultimamente il lavoro per Abdellaq è aumentato, fortunatamente, ed è diventato il principale produttore di Seddari di Torino, nda) Ormai pochi comprano il salotto direttamente in Marocco e vengono a Torino anche clienti dal resto del Piemonte. Un seddari completo di cuscini, base in legno, spessa e robusta gommapiuma, tessuti damascati, cuscini in vece di spalliera a muro e laterali, può costare da cento a centocinquanta euro al metro. Quelli di nuovo modello all'italiana sono più cari e valgono circa duecento euro al metro. Molti comprano anche un trapuntino spesso di velluto per difendere il tessuto dalla rapida usura.
Quando si fa visita ad Abdelhaq si deve sperare non ci siano già delle clienti. In quel caso il tempo di attesa si prolungherà all'infinito, potendosi nel frattempo osservare l'evidente piacere del momento da parte delle esigenti acquirenti: discuteranno animatamente, si faranno mostrare un'infinità di campioni di tessuti diversi, non andranno facilmente d'accordo sul modello, tratteranno sul prezzo di ogni componente e chiacchiereranno di tutt'altri argomenti per prolungare al massimo l'eccitante pomeriggio nel Salone Dari". Da Torino è Casablanca.

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