domenica 31 marzo 2013

IN MAROCCO



Si parte!

Marocco Estremo Sud  Prossima partenza: 22/10/2016

16 giorni tra Atlante, deserto e Atlantico, 

deserto di sabbia e segrete oasi di montagna...

Gzira Plage presso Sidi Ifni
Non si dimentica e si ritorna in questa parte del Marocco profondo, lontano e ancora in gran parte risparmiato dal turismo. Ci sono i paesaggi: i colori sorprendenti della Valle dell'Ounila, che immerge in un sogno o nel passato per come sono conservati i villaggi, le kasbe, i granai, perché sembra di entrare nel quadro di un bizzarro pittore, perché si arriva ad Ait Ben Haddou per viverla nel suo cuore di terra e paglia, restando a dormire in un albergo tutto in pisè nascosto nei suoi vicoli. C'è il deserto dorato dell'Iriki dove dormire sotto le stelle e sono troppe! E l'oasi protetta da montagne fortezza e canyon incredibili di Aguinan, un paradiso nascosto da cui non si vorrebbe partire. C'è la splendida Amtoudi, i suoi granai a nido d'aquila e le sue sorgenti tra rocce rosse, la quieta resistenza dei berberi dell'Anti Atlante.
Abbiamo tanti amici da queste parti e ogni volta incontrarli è una festa. Le associazioni di villaggio: l'accoglienza di Kasbat Zolite e di Lahoucine, nell'oasi allegra di Tata; le associazioni di donne, emancipate più che altrove a Tagmoute, una per ognuno dei sette villaggi tra le montagne disegnate da una geologia fantasiosa e un po' folle. Berberi ed arabi dal carattere asciutto come il deserto, di sabbia e di roccia.
E le cooperative di laboriosissime donne dalle mani d'acciaio, che spaccano all'infinito i gusci delle noci di argania per fare felici tantissime donne del nord, con l'olio miracoloso di questa pianta 'preistorica'!
C'è l'aria fresca e frizzante dell'oceano che spazza via le polveri del deserto e un po' irrita, perchè i paesaggi desertici sono fiabeschi e il mare sembra più normale: ma cela anch'esso tesori inimmaginabili, come la laguna di Nayla, circondata d'alte dune e protesa verso Finis Terrae... O Gzira Plage ad Ifni, dove si susseguono stupendi archi di roccia rossa... Senza contare le turistiche, ma preziose Essaouira, bianco azzurra regina dei venti alisei, e Marrakech, la rossa capitale del sud. Sull'Oceano anche le emozioni riposano e sedimentano nel viaggiatore, che se ne assume finalmente la forza e si prepara a portarsele via, per continuare a viaggiare nei tanti flash back improvvisi che ne accompagneranno la vita quotidiana...
Valle dell'Ounila, Alto Atlante

 Marocco Estremo Sud è un itinerario di 16 giorni che  conduce nel più profondo Maghreb, al confine col Sahara Occidentale, tra deserto di sabbia e di roccia, montagne dell'Alto Atlante e dell'Anti Atlante, oasi di montagna e Oceano Atlantico, spiagge e lagune (Nayla, quasi a Tarfaya, di fronte alle Canarie)...
Amtoudi, l'agadir Id Aissa

La prossima partenza di questo itinerario è il 22 ottobre, periodo ideale per visitare questo grande, estremo e stupefacente SUD! Iscriversi prima significa ottenere fantastici prezzi per i voli e quindi avere una vacanza da sogno a prezzi competitivi!

Ecco l'itinerario in sintesi. 
Si parte come sempre da Marrakech, la città rossa e frastornante della piazza Djamalfna, un tuffo nel passato e nello stesso tempo la città emblematica del turismo in Marocco. Da qui si attraversa l'Alto Atlante, passando il TizinTishka a 2200 mt. Poco prima un mercato domenicale di montagna ci conquisterà per l'atmosfera antica che vi si potrà sperimentare. Devieremo poi dalla strada principale per raggiungere la capitale dei Glaoui, tribù che dominò a lungo il sud marocchino. Da Telouet, visitata la grande residenza del Glaoui, si scenderà lungo l'Ounila, la valle dei mille colori e nonostante il turismo ancora intatta nella sua forte bellezza, per arrivare alla famosa Ait Ben Haddou (ksar di terra ocra protetto dall'UNESCO). Qui dormiremo all'interno dello ksar, in un suggestivo albergo di pisè come il resto degli edifici. Il giorno seguente si scende verso il più vero deserto, alle porte del Sahara: dopo un pranzo consumato in un salotto naturale nel palmeto di Allougoum, da Foum Zguid si raggiungono le sabbie dell'Iriki, bivaccando proprio in mezzo alle dune e scoprendo la vita dei nomadi del deserto (ancora molto numerosi da queste parti).
Il deserto ci ospita ancora per molti giorni di viaggio: oasi segrete come le splendide Aguinan e Amtoudi,  cittadine placide immerse in enormi oasi come Tata o Tissint, vallate e canyon, con la scoperta di diversi agadir, i granai collettivi fortificati in cui le tribù berbere difendevano i propri raccolti (da quelli celati lungo le falesie, a quelli abbarbicati in cima ai monti...).
E soprattutto questo sud sa offrirci l'ospitalità delle sue genti: le festose donne delle associazioni femminili di Tagmoute, gli accoglienti abitanti di Kasbat Zolite a Tata, i timidi e silenziosi berberi di montagna di Amtoudi....
Un giorno ad Aguinan, nel fresco dell'osasi nascosta da alte montagne dorate, due notti a Tata, per entrare nel vivo del viaggio con Kasbat Zolite e le donne di Tagmoute,  e una notte ancora ad Amtoudi, nel cuore di questa piccola oasi piena di meraviglie.
Dopo tanto deserto ci si rinfresca finalmente lungo l'interminabile costa atlantica: scendendo fino quasi a Tarfaya, finis terrae.... Tappa d'obbligo al fantasmagorico mercato di Goulmim, quello dei camelli, per intenderci. Raggiungeremo all'estremo sud una laguna incontaminata circondata d'alte dune dorate, la Laguna di Nayla, dormendo da un avventuriero italo-marocchino-francese che ci verserà litri di superalcolici per rifarci del lungo viaggio e delle fatiche (!?). Soggiorneremo infine nelle placidissime Ifni ed Essaouira, dalle magnifiche spiagge. Incontrando tra l'altro le splendide donne dell'argania a Imin-Tlit e visitando il mercato di Suq l-Arba, nelle campagne di Essaouira: una fantasmagorica e impressionante immersione nella cultura tradizionale e nel passato. Due notti per finire ancora a Marrakech, per visitarne i principali monumenti e goderne l'atmosfera ormai cosmopolita, e nello stesso tempo estremamente tradizionalista.
Si tratta di un itinerario in massima parte originale e non frequentato dalle orde di turisti che ormai invadono certe zone del Marocco. Un itinerario che non potrà che restarvi nel cuore, lasciando un leggero mal d'Africa, o di Marocco. Lo stesso che ha colpito me!

Chi fosse interessato/a è pregato di contattarmi scrivendo a: torinocasablanca@libero.it
Sarò ben lieto di fornire maggiori dettagli e di raccontare ancora e poi ancora questo profondo Marocco.

Cliccate anche su Viaggi Solidali!

Marocco del Nord: prossima partenza?

L'itinerario Marocco Nord esteso a una parte balneare di Viaggi Solidali, Marocco Grande Nord, tra Atlantico e Mediterraneo, è un'immersione nella cultura andalusa marocchina e insieme un'occasione per sperimentare le splendide spiagge delle due diversamente belle coste marocchine...
Il Marocco del Nord è infatti tra due mari, con le spiagge dorate dell'Atlantico e le piccole calette del Mediterraneo....
Peñón de Vélez de la Gomera

Tredici giorni intensi e rilassanti: 
Mausoleo di Moulay Ismail a Meknes
tra Atlantico e Mediterraneo sta il meglio dell'arte andalusa del Marocco, con città bellissime come la perla andalusa del nord, Tetouan, l'azzurra Chefchaouen, la misteriosa Ouazzane, la dolce Sefrou; e poi ovviamente l'Art Decò di Casablanca, le raffinatezze di Rabat, le atmosfere medievali di Fes e i mercati meravigliosi di Meknes; e ancora... le enclave spagnole celate lungo la costa mediterranea, la segreta spiaggia del Peñón de Vélez de la Gomera nei pressi di Al Hoceima e le altre bellissime spiagge del Mediterraneo marocchino, le montagne inesplorate del Rif, dove s coltiva il kif (marjuana)....
E' un viaggio insolito, di colori intensi e forti emozioni, che permette di sentire più vicino il Marocco, esplorando la sua parte più mediterranea ed europea.




Essaouira
Per avere informazioni maggiori e chiedermi consigli sul viaggio in Marocco non esitate a scrivermi:
torinocasablanca@libero.it


Lettere dal Marocco

La mia collaborazione con la rivista Una città

 
Nelle lettere dal Marocco, tra Torino e Casablanca, tra Venezia ed Essaouira, spingendosi spesso nel profondo sud marocchino, "il mio racconto viaggia non a caso da una nazione all'altra, da un continente all'altro, ed è pure nelle piccole vicende quotidiane, in Italia come in Marocco, che si può leggere il presente, un presente avvolgente che globalizza e nello stesso tempo frammenta".
La prima lettera racconta l'esperienza della Festa del Sacrificio a Casablanca.
Si va poi in viaggio alla scoperta del deserto scoprendolo pericolosamente piovoso, per raccontare delle donne dell'argania  , ma si parla anche di lingua marocchina, la darija e poi ancora di berberi come frontiera all'islamismo e delle politiche repressive del Regno del Marocco, che riguardano anche l'atteggiamento generale sulla questione del Sahara Occidentale... E si passa dall'Italia al Marocco per toccare argomenti scottanti, come l'apertura (o meglio la chiusura.... sic) delle moschee in Italia, raccontando di un Paese che cambia, in forte crescita, il Marocco, e di un Paese che cambia, si chiude e recede, l'Italia, dove il razzismo aumenta pericolosamente...
V'è poi anche un necessario omaggio a Mehdi Ben Barka, in occasione dell'anniversario della morte, e sono già passati cinquant'anni...
Si torna nel sud del Marocco nel numero di ottobre, per parlare ancora di Sahara e di politica locale. Novembre 2015: il ricordo di Fatima Mernissi, la grande scrittrice e intellettuale marocchina mancata il 30/11/2015. Nel numero di dicembre-gennaio si torna a parlare di Frontiere. L'infinita frontiera marocchina e le sue storie incredibili. Nell'ultimo numero, emerge un tema di discussione importante e controverso, la cosiddetta integrazione....