Si parte!
Marocco Estremo Sud Prossima partenza: 22/10/2016
16 giorni tra Atlante, deserto e Atlantico,
deserto di sabbia e segrete oasi di montagna...
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Gzira Plage presso Sidi Ifni |
Non si dimentica e si ritorna in questa parte del
Marocco profondo, lontano e ancora in gran parte risparmiato dal
turismo. Ci sono i paesaggi: i colori sorprendenti della Valle
dell'Ounila, che immerge in un sogno o nel passato per come sono
conservati i villaggi, le kasbe, i granai, perché sembra di entrare nel
quadro di un bizzarro pittore, perché si arriva ad Ait Ben Haddou per
viverla nel suo cuore di terra e paglia, restando a dormire in un
albergo tutto in pisè nascosto nei suoi vicoli. C'è il deserto dorato
dell'Iriki dove dormire sotto le stelle e sono troppe! E l'oasi protetta
da montagne fortezza e canyon incredibili di Aguinan, un paradiso
nascosto da cui non si vorrebbe partire. C'è la splendida Amtoudi, i
suoi granai a nido d'aquila e le sue sorgenti tra rocce rosse, la quieta
resistenza dei berberi dell'Anti Atlante.
Abbiamo tanti amici da
queste parti e ogni volta incontrarli è una festa. Le associazioni di
villaggio: l'accoglienza di Kasbat Zolite e di Lahoucine, nell'oasi
allegra di Tata; le associazioni di donne, emancipate più che altrove a
Tagmoute, una per ognuno dei sette villaggi tra le montagne disegnate da
una geologia fantasiosa e un po' folle. Berberi ed arabi dal carattere
asciutto come il deserto, di sabbia e di roccia.
E le cooperative
di laboriosissime donne dalle mani d'acciaio, che spaccano all'infinito i
gusci delle noci di argania per fare felici tantissime donne del nord,
con l'olio miracoloso di questa pianta 'preistorica'!
C'è l'aria
fresca e frizzante dell'oceano che spazza via le polveri del deserto e
un po' irrita, perchè i paesaggi desertici sono fiabeschi e il mare
sembra più normale: ma cela anch'esso tesori inimmaginabili, come la
laguna di Nayla, circondata d'alte dune e protesa verso Finis Terrae... O
Gzira Plage ad Ifni, dove si susseguono stupendi archi di roccia
rossa... Senza contare le turistiche, ma preziose Essaouira, bianco
azzurra regina dei venti
alisei, e Marrakech, la rossa capitale del sud. Sull'Oceano anche le
emozioni riposano e sedimentano nel viaggiatore, che se ne assume
finalmente la forza e
si prepara a portarsele via, per continuare a viaggiare nei tanti flash
back improvvisi che ne accompagneranno la vita quotidiana...
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Valle dell'Ounila, Alto Atlante |
Marocco Estremo Sud
è un itinerario di 16 giorni che conduce nel più profondo Maghreb, al confine col Sahara
Occidentale, tra deserto di sabbia e di roccia, montagne dell'Alto
Atlante e dell'Anti Atlante, oasi di montagna e Oceano Atlantico,
spiagge e lagune (Nayla, quasi a Tarfaya, di fronte alle Canarie)...
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Amtoudi, l'agadir Id Aissa |
La prossima
partenza di questo itinerario è il 22 ottobre, periodo ideale per
visitare questo grande, estremo e stupefacente SUD!
Iscriversi prima significa ottenere fantastici prezzi per i voli e quindi avere una vacanza da sogno a prezzi competitivi!
Ecco l'itinerario in sintesi.
Si
parte come sempre da Marrakech, la città rossa e frastornante della
piazza Djamalfna, un tuffo nel passato e nello stesso tempo la città
emblematica del turismo in Marocco. Da qui si attraversa l'Alto Atlante,
passando il TizinTishka a 2200 mt. Poco prima un mercato domenicale di
montagna ci conquisterà per l'atmosfera antica che vi si potrà
sperimentare. Devieremo poi dalla strada principale per raggiungere la
capitale dei
Glaoui, tribù che dominò a lungo il sud marocchino. Da Telouet, visitata
la grande residenza del Glaoui, si scenderà lungo l'Ounila, la valle
dei mille colori e nonostante il turismo ancora intatta nella sua forte
bellezza, per arrivare alla famosa Ait Ben Haddou (ksar di terra ocra
protetto dall'UNESCO). Qui dormiremo all'interno dello ksar, in un
suggestivo albergo di pisè come il resto degli edifici. Il giorno
seguente si scende verso il più vero
deserto, alle porte del Sahara: dopo un pranzo consumato in un salotto naturale nel palmeto di Allougoum, da Foum Zguid si raggiungono le sabbie
dell'Iriki, bivaccando proprio in mezzo alle dune e scoprendo la vita
dei nomadi del deserto (ancora molto numerosi da queste parti).
Il deserto ci ospita ancora per molti giorni di viaggio:
oasi segrete come le splendide Aguinan e Amtoudi, cittadine placide
immerse in enormi oasi come Tata o Tissint, vallate e canyon, con la
scoperta di diversi agadir, i granai collettivi fortificati in cui le
tribù berbere difendevano i propri raccolti (da quelli celati lungo le
falesie, a quelli abbarbicati in cima ai monti...).
E soprattutto
questo sud sa offrirci l'ospitalità delle sue genti: le festose donne
delle associazioni femminili di Tagmoute, gli accoglienti abitanti di
Kasbat Zolite a Tata, i timidi e silenziosi berberi di montagna di
Amtoudi....
Un giorno ad Aguinan, nel fresco dell'osasi nascosta
da alte montagne dorate, due notti a Tata, per entrare nel vivo del
viaggio con Kasbat Zolite e le donne di Tagmoute, e una notte ancora ad
Amtoudi, nel cuore di questa piccola oasi piena di meraviglie.
Dopo
tanto deserto ci si rinfresca finalmente lungo
l'interminabile costa atlantica: scendendo fino quasi a Tarfaya, finis
terrae.... Tappa d'obbligo al fantasmagorico mercato di Goulmim, quello
dei camelli, per intenderci. Raggiungeremo all'estremo sud una laguna
incontaminata circondata d'alte dune
dorate, la Laguna di Nayla, dormendo da un avventuriero
italo-marocchino-francese che ci verserà litri di superalcolici per
rifarci del lungo viaggio e delle fatiche (!?). Soggiorneremo infine
nelle placidissime Ifni ed Essaouira, dalle
magnifiche spiagge. Incontrando tra l'altro le splendide donne
dell'argania a Imin-Tlit e visitando il mercato di
Suq l-Arba, nelle campagne di Essaouira: una fantasmagorica e impressionante immersione nella cultura tradizionale e nel passato. Due notti per finire ancora a Marrakech, per visitarne i principali monumenti e goderne l'atmosfera ormai cosmopolita, e nello stesso tempo estremamente tradizionalista.
Si tratta di un itinerario in massima parte
originale e non frequentato dalle orde di turisti che ormai invadono
certe zone del Marocco. Un itinerario che non potrà che restarvi
nel cuore, lasciando un leggero mal d'Africa, o di Marocco. Lo stesso
che ha colpito me!
Chi fosse interessato/a è pregato di contattarmi scrivendo a:
torinocasablanca@libero.it
Sarò ben lieto di fornire maggiori dettagli e di raccontare ancora e poi ancora questo profondo Marocco.
Cliccate anche su
Viaggi Solidali!
Marocco del Nord: prossima partenza?
L'itinerario Marocco Nord esteso a una parte balneare di Viaggi Solidali,
Marocco Grande Nord, tra Atlantico e Mediterraneo, è un'immersione nella cultura andalusa marocchina e insieme un'occasione per sperimentare le splendide spiagge delle due diversamente belle coste marocchine...
Il Marocco del Nord è infatti tra due mari, con le spiagge dorate dell'Atlantico e le piccole calette del Mediterraneo....
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Peñón de Vélez de la Gomera |
Tredici giorni intensi e rilassanti:
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Mausoleo di Moulay Ismail a Meknes |
tra Atlantico e Mediterraneo sta il meglio
dell'arte
andalusa del Marocco, con città bellissime come la perla andalusa del
nord,
Tetouan, l'azzurra
Chefchaouen, la misteriosa
Ouazzane, la dolce
Sefrou; e poi ovviamente l'Art Decò di
Casablanca, le raffinatezze di
Rabat, le atmosfere medievali di
Fes e i mercati
meravigliosi di
Meknes; e ancora... le enclave spagnole celate lungo la
costa mediterranea, la segreta spiaggia del
Peñón de Vélez de la Gomera
nei pressi di
Al Hoceima e le altre bellissime spiagge del Mediterraneo
marocchino, le montagne inesplorate del
Rif, dove s coltiva il kif (marjuana)....
E'
un viaggio insolito, di colori intensi e forti emozioni, che permette
di sentire più vicino il Marocco, esplorando la sua parte più
mediterranea ed europea.
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Essaouira |
Per avere informazioni maggiori e chiedermi consigli sul viaggio in Marocco non esitate a scrivermi:
torinocasablanca@libero.it
Lettere dal Marocco
La mia collaborazione con la rivista Una città
Nelle lettere dal Marocco, tra Torino e Casablanca, tra Venezia ed Essaouira, spingendosi spesso nel profondo sud marocchino, "il mio racconto viaggia non a caso da
una nazione all'altra, da un continente all'altro, ed è pure nelle
piccole vicende quotidiane, in Italia come in Marocco, che si può
leggere il presente, un presente avvolgente che globalizza e nello
stesso tempo frammenta".
Si va poi in viaggio alla scoperta del deserto scoprendolo pericolosamente piovoso, per raccontare delle
donne dell'argania , ma si parla anche di lingua marocchina,
la darija e poi ancora di berberi come frontiera all'
islamismo e delle politiche repressive del Regno del Marocco, che riguardano anche l'atteggiamento generale sulla questione del
Sahara Occidentale...
E si passa dall'Italia al Marocco per toccare argomenti scottanti, come
l'apertura (o meglio la chiusura.... sic) delle moschee in Italia,
raccontando di un Paese che cambia, in forte crescita,
il Marocco, e di un Paese che cambia, si chiude e recede, l'Italia, dove
il razzismo aumenta pericolosamente...
V'è poi anche un necessario omaggio a
Mehdi Ben Barka, in occasione dell'anniversario della morte, e sono già passati cinquant'anni...
Si torna nel sud del Marocco nel numero di ottobre, per parlare ancora di Sahara e di
politica locale. Novembre 2015: il ricordo di
Fatima Mernissi, la grande scrittrice e intellettuale marocchina mancata il 30/11/2015. Nel numero di dicembre-gennaio si torna a parlare di
Frontiere.
L'infinita frontiera marocchina e le sue storie incredibili.
Nell'ultimo numero, emerge un tema di discussione importante e
controverso, la cosiddetta
integrazione....